La Maison Dior ha scelto una cornice di grande prestigio, la Biennale des Antiquaires di Parigi in svolgimento fino al 21 settembre, per mettere in vetrina la sua nuova collezione di alta gioielleria Archi Dior. Un carnet di proposte di gran lusso, dove Victoire de Castellane rende omaggio alla persona di Christian Dior che costruiva i suoi abiti come fossero architetture.
Dagli anni ’50, la Biennale des Antiquaires au Grand Palais di Parigi è sinonimo di eccellenza nell’ambito del mercato dell’Arte, e ospita per 10 giorni migliaia di capolavori che fanno parte della storia dell’arte e che rappresentano il segno dell’uomo nella sua espressione creativa dell’Archeologia classica, dell’Arte Moderna e di quella Contemporanea. Accanto alle gallerie antiquarie sono presenti anche alcune fra le più prestigiose Maison di Alta Gioielleria, fra cui Boucheron, Bulgari, Cartier e Dior.
Le creazioni di Christian Dior sono l’emblema che Victoire de Castellane, jewelry designer della Maison, ha utilizzato per dare vita alla nuova collezione di alta gioielleria Archi Dior. La designer, così come Dior, si è ispirata alle curve, alle arricciature, alle crinoline e ai volants degli abiti per comporre una splendida collezione in cui le forme classiche del gioiello vengono rivoluzionate trasformandole in affascinanti gioielli di lusso: da Haute Couture a Haute Joaillerie.
“Penso ai miei gioielli come fossero tessuti scolpiti, drappeggiati, con pieghe e balze. Gioielli che arrivano sulle passerelle come fossero evening gowns”, dice Victoire de Castellane.
Preziose e molto femminili, le creazioni della nuova collezione Archi Dior si ispirano alle prime linee disegnate da Christian Dior, da Corolle e En 8 del1947, a Milieu du Siècle del 1949, e Verticale del 1950, passando per Zig-Zag, Ailée, l’emblematico tailleur Bar e Trompe-l’oeil.
“Sono partita dalle immagini e dai bozzetti che ritenevo essere i più significativi, soprattutto per quanto riguarda i dettagli. Ho estrapolato i movimenti più decisi e più interessanti per adattarli al metallo. Non ho riprodotto un abito plissettato, ma l’idea di una plissettatura; non la giacca Bar, ma l’idea della sua linea”, spiega Victoire de Castellane.
“Trovavo appassionante giocare con le linee e creare dei contrasti tra di loro: in un solo gioiello possono celarsi tre o quattro gioielli diversi, a seconda del punto da cui lo si osserva”, continua la designer.
In tutto sono 44 gli splendidi pezzi in mostra alla Biennale, presentati con una versione in scala ridotta di alcuni degli abiti Dior che li hanno ispirati.