Tom Cruise ha un vero e proprio debole per le “Mission impossible”.
Se negli anni Novanta si era calato nei panni di un agente segreto della Cia incaricato di sgominare una banda di terroristi russi, oggi si sta cimentando in un’impresa ben più ardua. Trovare qualcuno che sia disposto a sborsare 59 milioni di dollari per acquistare la sua casa in Colorado.
Più che di un classico immobile di lusso si tratta, in verità, di una gigantesca tenuta circondata da ben 120 ettari di terreno.
Si compone di un’unità abitativa principale, la cui superficie ammonta a poco più di 900 metri quadrati, e di una guest house piuttosto spaziosa.
La proprietà che Tom Cruise ha deciso di vendere si trova a Telluride, una pittoresca cittadina della contea di San Miguel immersa in un paesaggio quasi fiabesco. Tutt’attorno ci sono monti e cime innevate a perdita d’occhio, pascoli e graziosi edifici in stile Old America.
La tenuta del celebre attore si trova in mezzo a pini e abeti, nel cuore della foresta nazionale di Uncompahgre.
E’ provvista di tre campi da gioco. Uno per l’hockey sul ghiaccio, uno per il tennis e un altro ancora per il basket. E’ naturale chiedersi, a questo punto, come mai Tom Cruise abbia deciso di disfarsi di questo autentico gioiello. Semplice. Stando a quanto riferito dal quotidiano statunitense “The Wall Street Journal”, l’affascinante attore, oggi impegnato nelle riprese del quinto capitolo della saga di “Mission Impossible“, non villeggia più a Telluride già da diversi anni. Per questo deve aver pensato che non valga più la pena mantenerla e pagarne le relative ed esorbitanti tasse.
Dal punto di vista architettonico, l’unità abitativa principale e la “casetta” destinata agli ospiti sono veramente eccezionali. Le facciate sono rivestite in parte di mattoncini rossi e in parte di assi di legno, nello stesso colore delle colonne che sorreggono il portico. Le doppie finestre alte sino al soffitto consentono di sbirciare all’interno della maestosa proprietà di Telluride. È arredata in stile baita e illuminata in maniera strategica per far sì che l’atmosfera sia quanto più calda e accogliente possibile. Sia la casa padronale che la guest house si sviluppano su due livelli, con altissimi tetti spioventi che svettano nel cielo del Colorado.
Non c’è un vero e proprio giardino, dal momento che la proprietà è immersa nella foresta. Eppure, poco distante dagli edifici, c’è un angolo relax di tutto rispetto composto da quattro panchine di legno grezzo rivolte verso i monti.
Il luogo perfetto in cui rifugiarsi, insomma, quando il trambusto della città diventa insopportabile.