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All’asta la più amata da Steve McQueen

La più amata da Steve Mcqueen è la mitica Ferrari 275 GTB/4.

Un’auto favolosa che il divo hollywoodiano acquistò nel 1967 al prezzo di circa 16.000 dollari. Dopo essere stata restaurata nel 2013 da Ferrari Classiche e successivamente esposta al Museo Ferrari di Maranello e al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este verrà battuta all’asta per la cifra record di sette milioni di dollari. 

La leggenda narra che Steve McQuenn distrusse in un incidente la sua prima Ferrari 275 GTB/4 Spider NART, durante le riprese del film Il caso Thomas Crown . Era una serie limitata a soli 10 esemplari che Ferrari realizzò in via del tutto eccezionale su richiesta di Luigi Chinetti, responsabile del North American Racing Team (NART)

Ma  come da copione McQueen non si arrese e decise così di comprarne un’altra. Era una berlinetta dotata di interni neri e di una livrea color nocciola del tutto inusuale per una Ferrari. Inusuale e inaccettabile per una star del cinema (e pilota) come lui, che immediatamente la fece verniciare di rosso facendole anche aggiungere i cerchi a raggi Borrani recuperati dalla Spider NART.

La 275 GTB/4  presentata per la prima volta al  Salone di Parigi nel 1964 ebbe grande successo soprattutto per la sua linea slanciata disegnata da Pininfarina.

Apprezzati anche i dettagli ispirati al mondo delle corse.

Come la coda tronca e le 4 branchie laterali. Ingegnose (e affascinanti) prese d’aria che servivano a raffreddare il 3,3 litri V12 da 300 Cv. Il progetto era di Gioacchino Colombo proveniente dalla Alfa Romeo ed era abbinato a un cambio a 5 marce costruito interamente dalla casa madre. Le prestazioni erano ovviamente da Ferrari:  0-100 in 7 secondi con una velocità massima di 268 orari.

Gli interni del modello appartenuto a Steve McQueen sono quelli originali.

In pelle nera e volante in legno, con il cruscotto che racchiude tachimetro, contagiri, temperatura e pressione dell’olio, indicatore carburante, orologio analogico e temperatura dell’acqua.

Un portavoce di RM Sotheby’s  ricorda come sia stata oggetto di numerosi articoli su riviste specializzate dopo il restauro e l’esposizione al museo Ferrari.  E sicuramente rappresenta un’opportunità unica per possedere un esempio eccezionale di un’iconica Ferrari GT con una storia hollywoodiana senza eguali.

Un’opportunità unica che il fortunato acquirente, a parte la cifra esorbitante, dovrà meritare. Non si pretende un inseguimento all’ultimo sangue come quello consumato nel film Bullitt da McQueen in persona, il quale come è noto rifiutava le controfigure. Ma per lo meno una vita un po’ spericolata. Quella sì.

All’asta la più amata da Steve McQueen

La più amata da Steve Mcqueen è la mitica Ferrari 275 GTB/4.

Un’auto favolosa che il divo hollywoodiano acquistò nel 1967 al prezzo di circa 16.000 dollari. Dopo essere stata restaurata nel 2013 da Ferrari Classiche e successivamente esposta al Museo Ferrari di Maranello e al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este verrà battuta all’asta per la cifra record di sette milioni di dollari. 

La leggenda narra che Steve McQuenn distrusse in un incidente la sua prima Ferrari 275 GTB/4 Spider NART, durante le riprese del film Il caso Thomas Crown . Era una serie limitata a soli 10 esemplari che Ferrari realizzò in via del tutto eccezionale su richiesta di Luigi Chinetti, responsabile del North American Racing Team (NART)

Ma  come da copione McQueen non si arrese e decise così di comprarne un’altra. Era una berlinetta dotata di interni neri e di una livrea color nocciola del tutto inusuale per una Ferrari. Inusuale e inaccettabile per una star del cinema (e pilota) come lui, che immediatamente la fece verniciare di rosso facendole anche aggiungere i cerchi a raggi Borrani recuperati dalla Spider NART.

La 275 GTB/4  presentata per la prima volta al  Salone di Parigi nel 1964 ebbe grande successo soprattutto per la sua linea slanciata disegnata da Pininfarina.

Apprezzati anche i dettagli ispirati al mondo delle corse.

Come la coda tronca e le 4 branchie laterali. Ingegnose (e affascinanti) prese d’aria che servivano a raffreddare il 3,3 litri V12 da 300 Cv. Il progetto era di Gioacchino Colombo proveniente dalla Alfa Romeo ed era abbinato a un cambio a 5 marce costruito interamente dalla casa madre. Le prestazioni erano ovviamente da Ferrari:  0-100 in 7 secondi con una velocità massima di 268 orari.

Gli interni del modello appartenuto a Steve McQueen sono quelli originali.

In pelle nera e volante in legno, con il cruscotto che racchiude tachimetro, contagiri, temperatura e pressione dell’olio, indicatore carburante, orologio analogico e temperatura dell’acqua.

Un portavoce di RM Sotheby’s  ricorda come sia stata oggetto di numerosi articoli su riviste specializzate dopo il restauro e l’esposizione al museo Ferrari.  E sicuramente rappresenta un’opportunità unica per possedere un esempio eccezionale di un’iconica Ferrari GT con una storia hollywoodiana senza eguali.

Un’opportunità unica che il fortunato acquirente, a parte la cifra esorbitante, dovrà meritare. Non si pretende un inseguimento all’ultimo sangue come quello consumato nel film Bullitt da McQueen in persona, il quale come è noto rifiutava le controfigure. Ma per lo meno una vita un po’ spericolata. Quella sì.