Le piante, si sa, si “nutrono” di luce. Durante la fotosintesi clorofilliana assorbono grosse quantità di energia solare. Tanto che vari scienziati stanno cercando il modo di riprodurre artificialmente questo processo e far sì che le case possano finalmente sfruttare risorse nuove e rispettose della natura.
Hanno lavorato in questa direzione anche l’architetto francese Jean Nouvel e il botanista Patrick Blanc, che hanno dato vita ad un progetto tanto ambizioso quanto straordinario.
La loro idea era quella di sfruttare le potenzialità del verde, per cui hanno ideato due grattacieli parzialmente “tappezzati” di piante.
Questo splendido residence si trova nel cuore di Sidney ed è stato rinominato, non certo a caso, “One Central Park“. Fa parte di un ben più ampio piano di sviluppo, pensato per dare nuova linfa alla parte centrale della città australiana. Sono inclusi anche la costruzione di un parco acquatico, di un gigantesco centro commerciale e di vari condomini.
La più imponente delle due torri è alta 117 metri. Per un totale di 383 appartamenti, 38 dei quali dotati di accesso diretto allo splendido giardino pensile allestito al ventinovesimo piano.
L’altro edificio supera di poco gli 80 metri di altezza ed ospita 240 case, tutte magnificamente rifinite e lussuose.
Ad accomunarli è il design, in entrambi i casi caratterizzato da splendidi giardini verticali progettati da Blanc.
Le piante sono collocate nei punti in cui si trovano i pannelli fotovoltaici. Il loro scopo è quello di assorbire l’energia solare e di trasmetterla, per mezzo di apposite pareti specchiate, nei locali in cui si trovano caldaie e generatori.
Sono ben 35 gli esemplari di piante che è possibile ammirare alzando lo sguardo verso il “One Central Park” di Sidney, molte delle quali esotiche e poco comuni. Ma le sorprese non finiscono qui. L’architetto francese Jean Nouvel ha avuto anche la geniale intuizione di tappezzare di led le facciate delle torri. In maniera tale da creare uno spettacolare gioco di luci che lasci senza fiato i turisti e gli australiani stessi.
Non è stato semplice portare a termine un progetto tanto elaborato e complesso.
Nouvel e Blanc hanno difatti avuto bisogno dell’aiuto di vari esperti di idroponica, indispensabili per realizzare un giardino lontano da un suolo vero e proprio. Importantissimi nel processo di costruzione sono stati anche gli eliostati, grazie ai quali il calore del sole viene canalizzato e indirizzato nella parte bassa degli edifici.
Interno delle case,
I due ideatori del “One Central Park” si sono rivolti al noto architetto Koichi Takada, che si è occupato di rendere ogni casa splendida in tutto e per tutto e unica nel suo genere, così come le innovative torri che le ospitano.